RISTORANTI TOP – LOCANDA DI SORCI

Nel 2015 durante il corso di sommelier il compianto professore Daniele Maestri cito’ un ristorante che aveva da subito solleticato la mia fantasia.

Stavamo degustando un favoloso vin santo chianti classico del 2004 quando sentii decantare le lodi di questo ristorante ad Anghiari, provincia di Arezzo, in cui su lunghissime tavolate si pranzava e cenava convivialmente, gli uni accanto agli altri.

In una location molto suggestiva, venivano serviti piatti toscani da osteria “ignorante” innaffiandoli con vin santo ruspante della casa, servito in caraffoni.

Dopo questa descrizione, mi promisi che dovevo andare assolutamente in questo posto. Mi sono poi documentato ed ho scoperto che la locanda di Sorci è ristorante ma ha anche un castello di fronte infestato dal fantasma di Balduccio. ( castello ululì che ogni tanto si puo’ visità )

Il locale è stato meta di molti vip. All’ingresso ci sono molte foto con Alberto Sordi, la Fenech, Benigni e Troisi (che qui partoriscono l’idea del film “Non ci resta che piangere”). Recentemente c’è stata la Bellucci e un giorno prima di me il rapper Clementino. Ne ho sentito l’aroma infatti.

Oggi finalmente arrivo nel tetro bosco che avvolge la locanda, la percorro in auto e parcheggio.

La struttura del locale mi affascina da subito.

Forse un po’ suggestionato, mi caco subito sotto dalla paura quando all’ingresso trovo un passeggino abbandonato, visto da dietro. Sembra un film horror.

Ma entro lo stesso, non posso mica demordere cosi’. Mi fanno accomodare in veranda, al piano di sopra, dal momento che Il pian terreno è infestato da clienti.

Sono affascinato dalla location, dai dintorni del bosco, dal panorama e dai particolari.

E soprattutto dai piatti che vado ad ordinare, che si susseguono uno dopo l’altro ed uno meglio dell’altro.

Antipasto della casa, brigoli al cinghiale e grigliata toscana,

Innaffio tutto con il vino della casa in caraffa. La titolare ricorda scherzando che il vino della casa va bene anche per chi guida perchè è fantasma, ed evapora subito.

Ma nella realtà poi la cosa più difficile sarebbe spiegarlo ai carabinieri…

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A conclusione del fiero pasto, non posso che ordinare il famigerato vin santo della casa.

Mentre innaffio il cantuccio nello spirito del vin santo penso allo spirito di Balduccio ma mi ciuccio il cantuccio e la paura evapora.

Entrambi sono degli spiriti, sia il vin santo che Balduccio. Pero’ al fantasma di Balduccio, io preferisco un bel cantuccio. O forse lo spirito di Santuccio si trasfigura nello spirito del vin santo ? O forse siamo in presenza non di un fantasma formaggino ma del fantasma cantuccino ?

In una parete si possono vedere 2 vignette del vignettista Forattini, che ha anche stilizzato il simbolo del luogo (il fantasma che vedete anche nella bottiglia).

In conclusione, sono stato in un posto epico, magico, fantasmagorico, in cui ho combattuto la mia personale battaglia di Anghiari, in cui riesco a terminare con enorme fatica e con tanto spargimento di sugo, tutte le pietanze.

Visto il colore del menu e visto il nome del posto, temevo che al momento del conto avrei visto i sorci verdi. Tutto al contrario,

Sono davvero rimasto incantato e sono uscito felice e satollo.

All’uscita decido di scattare una foto per immortalare la realizzazione di un sogno, Il mio cellulare purtroppo in reverse annebbia tutto, Il risultato è una foto veramente fantasmagorica.

Solo successivamente mi rendo conto di esser riuscito nell’impresa di aver catturato, novello ghostbuster, il fantasma del luogo.

Se non lo vedete non vi stupite, è un fantasma no ?

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    stefano Written by: