SE QUESTO E’ INFERNO, IL PARADISO PUO’ ATTENDERE

A breve raggiungerò la Valtellina, patria della DOCG Valtellina Superiore Inferno (che per fortuna non ha niente a che vedere con il film Inferno interpretato da Tom Hanks).

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Potete intuire che il film di Ron Howard, Inferno, non sia stato di mio gradimento. Certo, se ci fosse stata una degustazione dei vini Valtellina Superiore Inferno DOCG durante la proiezione di questo film, sicuramente mi sarebbe piaciuto di più.

Una cosa è certa : non ci avrei capito ugualmente una mazza, sia se avessi visto il film da sobrio che da avvinazzato !

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La Valtellina fa parte della provincia di Sondrio. Protetta dai venti freddi dalle Alpi Retiche, la valle è composta da quattro sottozone : Grumello, Sassella, Valgella ed appunto Inferno ( la sottozona più piccola delle 4). Il cui nome è dovuto ai terrazzamenti impervi e scoscesi di quest’area.

Valtellina Superiore dunque è la DOCG, mentre Inferno è il nome della sottozona.

Stiamo parlando di un vino rosso, fermo, prodotto con il vitigno qui detto Chiavennasca (altro nome del nebbiolo) . Vitigno che si presta ad invecchiamento, tannico, di ottima struttura.

Insomma, lasciate ogni speranza o voi che bevete, che della bottiglia di Inferno della Valtellina, una volta stappata, non rimarrà nemmeno una goccia !

Se vi cito il nome di Nino Negri, non sto parlando affatto di musica ( non è un componente del famoso gruppo musicale  i “Negri per caso”) ma ovviamente di vino ; si tratta infatti di una istituzione del panorama enologico della Valtellina.

Negri sta alla Valtellina come Salvini sta alla Vallavurà.

Negri tra l’altro, nonostante il suo cognome, è il produttore di vini preferito da Salvini,  La qual cosa, credetemi, costituisce un’ impresa epica.

L’azienda vinicola Nino Negri fu fondata nel 1897 a Chiuro, provincia di Sondrio.

Immaginatevi il momento in cui vennero cominciati i lavori di coltivazione della vite ove i terrazzamenti erano maggiormente aspri ed impervi. Il grido del fondatore : “Al mio segnale scatenate… l’Inferno”  sembra ancora risuonare nella vallata !

Cari vinacciuoli ora devo proprio andare, e voi andate… all’Inferno ! “. Non è una maledizione ma al contrario un invito ed un consiglio a recarvi una (sotto)zona dove avrete la possibilità di degustare dei vini davvero buoni.

 

 

 

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    stefano Written by: