FLOATING LACHRYMA CHRISTO O LACHRIMA CHRISTI ?

THE FLOATING PIERS è l’oramai famosissimo camminamento creato dall’artista bulgaro CHRISTO sulle acque del lago d’Iseo.

L’opera dall’enorme eco mediatico ha attirato e continua ancora ad attirare migliaia di persone. Quale vino poteva meglio intrattenere i numerosi visitatori accorsi se non il FRANCIACORTA (vino DOCG spumante metodo champenoise nonchè eccellenza locale) ? 

E’ stato tuttavia riscontrato un altro importante evento enologico; sono state gettate le basi per la nascita di un nuovo vino che ricorda nel nome il Lachrima Christi campano ma in realtà è un vino completamente a sè.

Come si chiama questo vino ? Il Lachryma Christo !

La leggenda (futurista) narra che all’artista bulgaro Christo gli sia apparsa improvvisamente Madonna che passeggiava lungo la promenade di tessuti gialli da lui creata, cantando Like a Virgin. La soave voce lo aveva condotto in una trance mistica da cui fu risvegliato bruscamente dalle sonore mazzate da parte di coloro che avevano sfidato il caldo, il sole, le code chilometriche alla stazione ferroviaria di Brescia, etc etc solo per poter camminare qualche minuto a pelo d’acqua lungo i floating piers. Tira più un pelo d’acqua che un carro di buoi oserei dire. Tra le persone che prendevano a randellate l’artista si poteva chiaramente scorgere chi non aveva avuto fede in Christo fin dall’inizio (e si era portato con sè il materassino ed i salvagenti). C’era inoltre chi pregava Christo affinchè non facesse più opere del genere, e chi si lavava le mani sule acque del lago fischiettando e non partecipando attivamente alle randellate.

Ad ogni modo da queste lacrime di Christo scaturite dalle mazzate, continua la leggenda, sorsero poi quelle miracolose viti da cui sarebbe nato il Lachrima Christo. Un vino doc (di origine Christiana), prodotto con un disciplinare molto rigido, prodotto per l’appunto come Christo comanda. Non si parla di viticultura eroica ma, essendo a pelo d’acqua, di viticultura miracolosa.

Scherzi a parte, esiste veramente un vino campano dal nome di Lacryma Christi del Vesuvio,.divenuto DOC nel 1983.  da uve Caprettone (o coda di volpe) viene prodotto il Lacryma Christi Bianco, mentre da uve Piedirosso (Per e Palumm) il Lacryma Christi Rosato e Rosso. 

Esiste anche la versione spumante. 

Il nome Lachryma Christi deriva da una antichissima leggenda che vede Dio che contempla il Golfo di Napoli in tutto il suo splendore,. Lo riconosce come pezzo di cielo spazzato via da Lucifero durante la sua caduta in terra dagli inferi, e si commuove. Lacrime divine si spargono sul terreno dove poi cresceranno in breve tempo le viti del Lacrima Christi”.

Le viti in questione in realtà furono impiantate sulle pendici del Vesuvio da parte della popolazione greca dei Tessali intorno al V sec a.C. e successivamente vennero coltivate da monaci indigeni.

La prima coltivatrice di queste viti, storicamente esistita, di cui ci è giunta una testimonianza è una tale Agata. Agata… Christi 🙂

Grazie all’opera di Christo camminare sulle acque è stato dunque possibile. Ora dovremmo aspettarci anche una sua opera sui carboni ardenti del Vesuvio ?

Articoli recenti

Commenti recenti

    Archivi

    Categorie

    Meta

    stefano Written by: